giovedì 17 marzo 2016

Divertitevi nel mondo verde


Il 17 marzo, St. Patrick’s Day, festa nazionale irlandese, l’Irlanda è tutta un festival: i festeggiamenti in realtà durano ormai più di un solo giorno e nella sola Repubblica d’Irlanda si rincorrono da Cork al Donegal, da Galway al Kerry, fino a Limerick, Longford, Mayo, Offaly, Sligo, Waterford, Westmeath e Wicklow.
Ma più in generale ogni comunità irlandese festeggia a suo modo la giornata! Anche nell’Irlanda del Nord, proprio in quel lembo di isola che è chiamato “St Patrick Country”, custode della tomba e di molti altri cimeli del Santo, si svolge un festival molto sentito in omaggio al Santo patrono.
Il St. Patrick’s Day comunque non si festeggia solo in Irlanda ma anche in tutte le comunità irlandesi sparse nel mondo, Italia compresa.

abbiamo veramente qualcosa da dire ?!

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Kafka

Gregorio Samsa, svegliandosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nel suo letto, in un enorme insetto immondo. Riposava sulla schiena, dura come una corazza, e sollevando un poco il capo vedeva il suo ventre arcuato, bruno e diviso in tanti segmenti ricurvi, in cima a cui la coperta da letto, vicina a scivolar giù tutta, si manteneva a fatica. Le gambe, numerose e sottili da far pietà, rispetto alla sua corporatura normale, tremolavano senza tregua in un confuso luccichio dinanzi ai suoi occhi. Cosa m’è avvenuto? pensò. Non era un sogno. La sua camera, una stanzetta di giuste proporzioni, soltanto un po’ piccola, se ne stava tranquilla fra le quattro ben note pareti. Sulla tavola, un campionario disfatto di tessuti - Samsa era commesso viaggiatore e sopra, appeso alla parete, un ritratto, ritagliato da lui - non era molto - da una rivista illustrata e messo dentro una bella cornice dorata: raffigurava una donna seduta, ma ben dritta sul busto, con un berretto e un boa di pelliccia; essa levava incontro a chi guardava un pesante manicotto, in cui scompariva tutto l’avambraccio. Lo sguardo di Gregorio si rivolse allora verso la finestra, e il cielo fosco (si sentivano

Ci sono anch'io a bloggare

In una terra lontana, dietro le montagne Parole, lontani dalle terre di Vocalia e Consonantia, vivono i testi casuali. Vivono isolati nella cittadina di Lettere, sulle coste del Semantico, un immenso oceano linguistico. Un piccolo ruscello chiamato Devoto Oli attraversa quei luoghi, rifornendoli di tutte le regolalie di cui hanno bisogno. È una terra paradismatica, un paese della cuccagna in cui golose porzioni di proposizioni arrostite volano in bocca a chi le desideri. Non una volta i testi casuali sono stati dominati dall’onnipotente Interpunzione, una vita davvero non ortografica. Un giorno però accadde che la piccola riga di un testo casuale, di nome Lorem ipsum, decise di andare a esplorare la vasta Grammatica. Il grande Oximox tentò di dissuaderla, poiché quel luogo pullulava di virgole spietate, punti interrogativi selvaggi e subdoli punti e virgola, ma il piccolo testo casuale non si fece certo fuorviare. Raccolse le sue sette maiuscole, fece scorrere la sua iniziale nella cintura, e si mise in cammino. Quando superò i primi colli dei monti Corsivi, si voltò a guardare un’ultima volta la skyline di Lettere, la sua città, la headline del villaggio Alfabeto e la subline della sua stessa strada, il vicolo Riga. Una domanda retorica
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